assegno e danni morali per il padre che si è disinteressato del figlio avuto con l'ex convivente





Sempre assai spinosa la proponibilità della domanda di risarcimento del danno nel campo del diritto di famiglia.
E non solo per i tempi ed i costi di una decisione definitiva, ma anche, e soprattutto, per l'aleatorietà di una pronuncia, in punto danni, che ha visto, negli ultimi anni, moltissime decisioni contrastanti.
Sicuramente la proponibilità della domanda per danni (identificabili nell'aver patito l'assenza della figura paterna e nel compensare i costi affrontati unilateralmente dalla madre per il figlio) è necessaria se si vuole regolamentare il passato, data la non retroattività, di norma, della domanda di alimenti. E proprio alla luce di questa non retroattività la giurisprudenza ha oscillato.
In sostanza, se si vuole "giustizia" sul passato, trattasi dell'unica domanda proponibile.
Non ha però oscillato troppo Milano, che ha ritenuto più volte esistente la sussistenza, e dunque la risarcibilità del danno, anche quantificandola -in passato- con una percentuale della tabella sul risarcimento da morte del congiunto (decisione ardita ma non priva di senso e di un suo fascino).


Chiaramente, a chi mi chiedesse (periodicamente è domanda cui mi trovo costretto a rispondere...) se vale la pena esperire tale richiesta di risarcimento, risponderei che vanno valutate in concreto tutte le situazioni, e tutti gli elementi.
Certo, avanti ad un'indifferenza totale quale quella della decisione di cui al link, la domanda è sicuramente esperibile, e forse consigliabile, tenuto ovviamente conto che, data l'incertezza della giurisprudenza sul punto, le impugnazioni sono quasi una certezza. Ma trattasi, ripeto, di domanda moralmente e giuridicamente corretta, avanti a casi estremi.


Dunque, come sempre, mai decidere con la spada e con istinti di vendetta, ma con quella giusta fame di giustizia che va, sensatamente, calibrata con la classica bilancia con i costi da una parte, ed i possibili benefici dall'altra.


http://www.studiocataldi.it/articoli/20318-paga-anche-il-danno-morale-il-padre-che-si-disinteressa-del-figlio-avuto-dall-ex-convivente.asp

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