Salutiamo questo progetto del Consiglio Nazionale Forense (in calce il link ai dettagli) anzitutto per il dato di consapevolezza che contiene implicitamente in sé: l'avvocato, sempre più spesso e malvolentieri, è la parte debole del rapporto contrattuale.
Il discorso direi che non dovrebbe limitarsi a Banche ed Assicurazioni, ma tutti sappiamo bene come dalla non casuale liberalizzazione delle tariffe ed eliminazione dei minimi tariffari, soprattutto questi enti (pare non proprio invisi a chi allora -e dopo- ci ha governati.....) hanno avanzato proposte contrattuali svilenti ed umilianti, che molti colleghi si sono trovati costretti ad accettare esclusivamente per disperazione.
Discorso forse difficile da capire per chi è fuori da uno studio legale, ma comprensibilissimo (ed oserei dire indiscutibile) per chi questa vita la fa tutti i giorni.
Il passo successivo, ma questa è ovviamente una mia posizione soggettiva, è la reintroduzione dei minimi (garanzia per l'utenza quanto per l'avvocato) e crescenti tutele verso l'esercito dei Clienti morosi (anche solo rendendo meno oneroso agire esecutivamente nei loro confronti...ma il discorso sarebbe lungo....)....
Comunque, altra proposta dettata dal buon senso. Non sono poche e forse, ottimisticamente, potremmo vederle come piccoli segnali di consapevolezza e cambiamento.
LB
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