Dati censis: boom di famiglie di fatto e disastri economici vari...



Torniamo sul discorso, più volte fatto, del ruolo del Legislatore.
A mia modesta opinione (chi mi legge o mi conosce sa come la penso...) il Legislatore non ha né il compito di moraleggiare educando, né di seguire sull'attenti i desiderata dei propri clienti/padroncini....; il Legislatore deve guardare la realtà, capirla (perdonate, ma visti certi fenomeni romani, va detto...) e regolarla: questo sì, secondo codici etico giuridici tipici di una storia, di una cultura e di un auspicabile futuro.
Anche quest'anno siamo davanti, guardando il rapporto Censis, ad un disastro totale.
Per quanto riguarda noi (ma tutto, direttamente o indirettamente riguarda il diritto di famiglia....), vale la pena di soffermarsi sull'impressionante dato delle famiglie di fatto.
Secondo i dati Censis, le famiglie di fatto hanno avuto un incremento del 108%.
Dunque....il Legislatore? Facile la risposta "filo-governativa": " ma di cosa vi lamentate...? Siamo stati i primi a fare una legge sulle coppie di fatto: la seconda parte della Cirinnà!".
Bene (anzi: male), la seconda parte della Cirinnà, ferma la validità della prima sulle coppie omosessuali (che non è però disciplina di un rapporto di fatto, ma apertura a forma atipica, e moderna, di matrimonio), la parte sulle coppie di fatto è legge particolarmente mal scritta, difficilmente applicabile (senza chiarimenti stravolgenti) e, di fatto, guardando l'esperienza mia e degli avvocati di famiglia conosciuti (nonché, ovviamente, dei Comuni frequentati), finora del tutto inapplicata.
Inapplicata poiché inutile.
Sintesi: un fenomeno numericamente enorme come l'universo delle famiglie di fatto è poco e mal disciplinato.
Poi ci sono numeri devastanti in relazione ad investimenti, lavoro nero, precarietà, servizi.....: ci sarebbe da scrivere molto....ma mi limito all' (auto)citazione.....: non ci vogliono tanti rapporti, basta guardare la strada e il portafoglio, uniche realtà vere e non alterabili da chi ama raccontarci favolette.
Le famiglie italiane, quelle che saltano, quelle che malamente stanno insieme e quelle, ormai oggettivamente e largamente minoritarie, che tengono, avrebbero il diritto ad un sistema sociale, fiscale e, più latamente, "di vita", che consentisse loro di tirare avanti con dignità, senza farsi annientare, direttamente o indirettamente, da fenomeni eteroindotti.
Ma il discorso è generale e porterebbe troppo lontano....: limitiamoci ad auspicare una legge sulle coppie di fatto, migliore di quella attuale o pesantemente integrativa di quella attuale, che regolamentasse sia la normalità della coppia che, ovviamente, la "fase patologica".
I dati sono, semplicemente, fatti. Il Legislatore dovrebbe partire sempre, e ancora più semplicemente, da lì.

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