Sentenza importante ma che giudicherei scontata, avendo in prima persona un precedente (in sede minorile, a Torino) sulla dieta vegetariana che, naturalmente, è considerabile meno estrema per numero di alimenti esclusi.
Tanto nella mia esperienza quanto nella pronuncia di Roma, il riferimento è stato ai "parametri di normalità statistica" e alle posizioni "ufficiali" della Sanità (nazionale ed internazionale).
Al di fuori di ogni fanatismo, credo sia da riconoscere che in mancanza di un diktat ufficiale e di particolari intolleranze del minore (ovviamente certificate) non si possa né si debba dar corso ad una dieta che non preveda la più assoluta varietà di alimenti.
Nel mio caso di specie, peraltro, il Giudice che escluse la dieta vegetariana era, per sua stessa ammissione, vegetariano.
Per quanto riguarda il caso all'onor delle cronache, si veda il link seguente:
http://www.altalex.com/documents/news/2017/07/07/dieta-vegana-per-il-figlio-tra-interesse-del-minore-e-responsabilita-genitoriale

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