Articoli come questo portano a riflessioni (disperate, inevitabilmente) ed a fare il cosiddetto punto della situazione.
La legge sulla geografia giudiziaria, fatta da Alfano e messa in pratica dai decreti di attuazione dei governi successivi, è una legge pensata male, realizzata peggio, e figlia di un errore logico generale, ma a dir poco disastroso in una nazione quale l'Italia, ovvero l'erronea convinzione che il piccolo sia brutto e che, accentrando e centralizzando, le cose funzionino meglio.
Moltissimi (dalla sanità, all'istruzione, ecc...) potrebbero essere gli esempi del contrario, tutti fondati su inoppugnabili dati di fatto. Ma viviamo in Italia, e lo sappiamo tutti...: nel piccolo le cose funzionano meglio.
Ma a parte questo, con il dovuto investimento in mezzi e strutture (informatizzare tutto -io sono estremo, e direi anche le udienze...- e creare strutture ampie, moderne ed efficienti), anche l'applicazione di questa legge sarebbe stata, se non nei confini della piena efficacia, almeno in quelli della mera accettabilità.
Ricordo che, Cassandra come sempre, nell'ultimo anno di Consiglio dell'Ordine di cui ho fatto parte, continuavo a dire "vedrete che lo fanno a costo zero, che non comprano neanche una sedia", ecc...
Neanch'io, a dire il vero, credevo che avrebbero fatto una stupidata del genere, ovvero chiudere i tribunali (spesso lasciando cattedrali inutilizzate, ignorando il concetto basilare di "mettere a reddito", e dunque perdendoci, nel più assoluto silenzio della Corte dei Conti....), e ciao, tutti dentro lì, e -straitalianamente- intanto qualcosa succederà, e qualche santo provvederà.
Così sedi più virtuose, con Presidenti capaci, se la sono cavata, altre meno e peggio, il tutto con enormi disagi e disfunzioni, tutte a carico dell'utenza, in primis, e secondariamente degli avvocati e di tutto l'enorme indotto che si generava intorno ai Tribunali.
La stessa porcheria, di pura matrice squisitamente (anche se il concetto di squisito qui stona non poco...) politica, in molti centri lo hanno fatto con gli Ospedali e con altri Enti pubblici o servizi minori.
Il tutto sul falsissimo altare della spending review, che non è altro che la veste fighetta con la quale hanno voluto ammantare gli ennesimi favori a coloro che contano.
Orbene...: chi ha voluto la geografia giudiziaria.....? Sicuramente, e limitiamoci a dire questo, alla Magistratura non è dispiaciuta.
Diciamo che a chi ha fatto la legge per primo non dispiaceva (dati alla mano) fare periodici piacerini alle toghe, nella speranza di tornaconti vari, ed i secondi, della Magistratura, son sempre stati, usando un eufemismo, amici.
Dunque, l'insuccesso dell'operazione, del tutto trasversale e che vede tutti colpevoli, è talmente clamoroso che le disfunzioni dei tribunali ormai sono usate come una minaccia (fammi pure causa, che spendi una valanga di soldi per una decisione impugnabile, spesso presa un po' a caso, tra alcuni anni.....), e nessuno paga; nessuno è responsabile.
Visto che succede l'impensabile, a volte, possiamo anche provare a sperare che prima o poi qualcuno si svegli al -giusto- urlo di "piccolo è bello", e si faccia marcia indietro.
Purtroppo, lo sappiamo, a fare stupidate ci si mette un attimo; a porvi rimedio, anni. Quando e se ci si riesce.

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