Niente addebito se la coppia è già in crisi (anche a letto)







A cadenze regolari i Giudici tengono a rinfrescare il concetto di probatio diabolica.
Vero è il principio sancito da questa sentenza della Cassazione, ma altrettanto vero è che il più delle volte la prova di quanto accaduto tra le mura domestiche (e non diciamo...nel letto...) è davvero difficilissima.
Ogni coniuge ha l'ovvia (e spesso comprensibile) tendenza ad ingigantire la "bontà" della propria ricostruzione dell'accaduto, diminuendo quella avversaria o negandone, anche solo per ripicca, ogni elemento fattuale, se non oggettivamente ed indiscutibilmente documentale (e sappiamo quanto, in certi campi, una prova solida sia, appunto, impossibile o quasi).


In più, ovviamente, c'è da valutare, concretamente, se e quanto ne valga la pena.
Conosciamo gli effetti dell'addebito, i tempi della pronuncia e l'impugnabilità della stessa.
Un buon avvocato non sposa le crociate (o semplicemente le "questioni di principio") dei propri Clienti: li indirizza verso l'atteggiamento giuridicamente corretto e teoricamente (una teoria, ricordiamolo, sempre fortemente radicata nella tecnica e nella pratica) produttivo.


Dunque, sicuramente un principio interessante, anche se non nuovissimo: la crisi può essere molto a monte dell'esplosione "evidente" della stessa.
Ma, quando si parla di addebito, noi avvocati per primi dovremmo andarci cauti. Ovviamente, al netto di eventuali richieste di danni quando siano fondate e il più possibile provate.

Commenti