coniuge tradito e risarcimento del danno? Sì, ma con prova rigorosa



Con sentenza n.4470/18, la Corte di Cassazione è tornata sull'annoso ed infinito problema del risarcimento del danno derivante da un rapporto di adulterio del coniuge.
Il danno, che viene confermato quale garantito poiché tutelante l'onore ed il decoro del coniuge, non può mai seguire criteri di automatismo ed essere considerato presente "in re ipsa", ma va rigorosamente provato....
E allora, anche giustamente, siamo alle solite: la difficoltà della prova del danno (già elevata nelle cause comuni, dunque immaginiamoci in quelle di famiglia....), rende ipoteticamente "non vantaggioso" l'affrontare un iter sicuramente lungo, incerto e costoso (al netto, ovviamente, del patrocinio a spese dello Stato, ove presente, che è al contempo un aiuto sociale fondamentale quanto una formidabile istigazione ipotetica alla litigiosità)...
Quindi, come quasi sempre, la partita si gioca sul consiglio di un legale tanto esperto quanto preparato, e non posso che raccomandarmi, coi nostri lettori, di cercarlo e trovarlo (e, in questo periodo di perenne crisi, anche della professione, di tenere difese ed "antenne" ben alzate)....

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