cambio di residenza e collocazione dei minori



Nel caso in cui la madre si trasferisca in un comune diverso da quello in cui si trova la casa coniugale (ove la figlia ha sempre vissuto, frequenta la scuola, ha le sue amicizie e si dedica allo sport), l'affidamento a settimane alterne a ciascun genitore potrebbe non rivelarsi la soluzione più idonea a tutelare la minore, quando ciò dovesse comportare tempi di spostamento troppo lunghi per frequentare la scuola e rendere difficoltosa la pratica dello sport che, se gradita, deve essere incentivata, in quanto produce effetti positivi sulla stato di salute e dell'interazione sociale con i coetanei. (Tribunale Civitavecchia 09/04/2018)

fonte: ilcaso.it

Caso classico che più volte si ripropone nei nostri studi.
Importante il ribadire  l'importanza dell'attaccamento dei minori alla propria realtà sociale, con anche (in questa pronuncia) una particolare attenzione alle attività extrascolastiche.
Dunque, "armi" di discussione ve ne sono, anche se sappiamo benissimo che i trasferimenti (spesso o quasi sempre realizzati a seguito di nuove esigenze lavorative o di nuove relazioni) sono e rimangono uno degli argomenti più spinosi della crisi di coppia e delle dinamiche delle separazioni e dei divorzi. 
Un problema, perdonate la retorica, vissuto con un'inversa proporzionalità tra gli egoismi di alcuni genitori e la tutela dei diritti e degli interessi dei minori.

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