assegno più alto se il figlio va all'Università (e le mediche si dividono anche senza previo accordo)
Molte volte, nei nostri studi, abbiamo ascoltato questa domanda, relativa all'aumento dell'assegno a fronte di aumentate spese scolastico-universitarie, con legittime aspettative contrapposte a (spesso) altrettanto legittime paure.
In attesa che arrivi la "grande riforma" che attualmente sta attraversando, con falsa timidezza, le aule parlamentari, siamo ancora (piacevolmente?) costretti a ragionare dell'assegno cosiddetto "tradizionale".
E non possiamo fare altro che prendere atto di questa pronuncia della Cassazione che segue, obiettivamente, un iter logico inappuntabile, anche se sappiamo benissimo, nella concretezza della vita reale, quanto sia difficile aumentare assegni che già spesso riducono una delle parti (se non entrambe) ad avere problemi economici non indifferenti.
Altro punto interessante della pronuncia (approfondimento qui ), è anche il considerare le spese mediche fondamentali per il minore, e dunque da dividersi, indipendentemente dall'accordo preventivo dei genitori sul punto (ovviamente previa verifica, da parte del Giudice, della rispondenza delle richieste spese alle reali esigenze del minore).
In questo secondo punto, verrebbe da dire, siamo innanzi ad una decisione ovvia.
Ma oltre all'utilità del ribadire periodicamente punti fondamentali del nostro diritto, è la stessa sentenza interessante nel confermare, tacitamente, la validità dei protocolli adottati da (praticamente) tutti i Tribunali in punto spese "extra assegno" (anche la dizione "straordinarie" ha una sua pericolosità ben identificata, risultante da molte pronunce precedenti della Suprema Corte, istigatrici di grandi e periodiche discussioni tanto tra i coniugi, quanto in dottrina).

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