assegno di mantenimento: niente compensazione col "fare la spesa"




La Cassazione, con questa pronuncia recentissima, torna su una questione infinite volte battuta: l'assegno di mantenimento NON è compensabile.
Cosa francamente (per noi che siamo lavorativamente "on the road") difficilissima da far "entrare in testa" a certi padri (va detto, senza alcun cenno razzista, soprattutto di alcune etnie, per le quali dare un assegno in mano ad una donna è una sorta di onta imperdonabile).
Dunque, non è possibile dire "compenso perché l'ho tenuto io due settimane", oppure "gli ho comprato i vestitini" oppure, appunto, "ho fatto la spesa" (salvo, ovviamente, che ciò non sia previsto esplicitamente in un accordo consensuale).

Fatto da tenere oltremodo conto, anche se potrebbe apparire paradossale il dover pagare un bene del quale si deve chiedere uguale rimborso al collocatario...: ma tant'è, come dicevano i vecchi, "bisogna attaccare il carro dove vuole il padrone"; e non dimentichiamo che il nostro "padrone", spesso bipolare ed incerto, ma in questo campo piuttosto granitico, è la Cassazione.

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