divorzio: dichiarazioni dei redditi ritenute inattendibili anche senza indagini patrimoniali



La Suprema Corte sottolinea, con questa pronuncia (9535/2019), un principio granitico, che molto spesso tendiamo (anche noi operatori del diritto) a dimenticare...: il valore del "prudente apprezzamento" del Giudice.
Nella valutazione del tenore di vita di un soggetto, e della sua reale capacità patrimoniale, in sostanza, possono bastare elementi di fatto qualificanti che possano portare il Giudice a ritenere non veritiere le dichiarazioni dei redditi prodotte in causa.
Questo anche senza dover disporre indagini patrimoniali mirate. L'indagine, infatti, è possibile, ex lege, ma non obbligatoria: il giudice può valutare liberamente gli elementi che vengono portati alla sua attenzione.
Per fare un solo esempio, anche attualmente, nel mio ufficio, vi è una vertenza nella quale controparte, formalmente nullatenente, gira in Cayenne.....
Il problema, al limite, si porrà sulla prova dei fatti, ma per la valutazione degli stessi, per la pronuncia citata, non è sempre necessaria l'indagine patrimoniale.
Una pronuncia dagli utili risvolti processuali.

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