la ex non ha voglia di fare nulla? Niente assegno



Si torna a parlare per l'ennesima volta dell'orientamento già espresso dalla Cassazione (per il vero non sempre in maniera così lineare e coerente), in punto assegno di mantenimento.
L'orientamento espresso dal Tribunale di Napoli, condivisibile e qui esposto in maniera chiara e non dubitabile, è che non basta, per aver diritto all'assegno, l'inadeguatezza dei mezzi di sussistenza, ma ci vuole un'oggettiva incapacità di procurarseli. Chi ha titolo, capacità e possibilità di lavorare, deve appunto cercarsi un lavoro e non gravare sull'ex coniuge.
Un principio che trova chi scrive perfettamente d'accordo.
Il Giudice ha parlato di "principio di autoresponsabilità", che spetta a ciascuno dei coniugi, onde evitare rendite vitalizie (non giustificate) sulle spalle dell'altro coniuge.
E' chiaro che tutte queste pronunce sarebbero da cristallizzare in una più che opportuna norma di legge, ma, com'è evidente a tutti, il Legislatore dorme, e non si occupa neppure di regolare l'esistente, delegando maldestramente il proprio compito alla giurisprudenza, che si trova dunque a dover svolgere un ruolo creativo che dovrebbe rappresentare un'assoluta eccezione, e che invece da anni sta diventando la regola.

FONTE E APPROFONDIMENTO

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