Anzitutto che la disparità di reddito, anche notevole, non giustifica, in sede di divorzio, l'assegno a favore del coniuge che sia indipendente economicamente (anche, ripetiamo, con un reddito molto inferiore!) e che abbia beni a se intestati, anche ipoteticamente produttivi di reddito.
Poi ha confermato l'onere di pagamento del canone di locazione della casa famigliare, proprio perché coniuge più forte economicamente (ed a sostanziale vantaggio/interesse dei figli).
Decisione che farà parlare di sé e che ci permettiamo di considerare equa, e nella scia della recente e corretta tradizione di non più considerare l'assegno divorzile al pari di una rendita vitalizia, fondata esclusivamente sul tenore di vita e sulla disparità di redditi tra le parti.
Bene, un altro passo è stato fatto.

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