il "separorzio" congiunto: attenzione alla cattiva informazione


E così le Sezioni Unite della Cassazione si sono pronunciate, peraltro nella direzione nella quale credevo meno, e che trovo ancor oggi meno convincente. Ma, come dicevano un tempo i contadini, bisogna attaccare il carro dove vuole il padrone.

Sì, però possibilmente senza dire baggianate, soprattutto nelle testate più "blasonate" e lette nel Paese (sul sito del Corriere si legge un folle e fuorviante "si può divorziare in un giorno"....e non è la gazzetta della bocciofila, è il Corriere.......).

Non addentriamoci ora sui profili (tanti) problematici del "separorzio" consensuale, né sui significati prospettici (si va verso il divorzio diretto? si va verso i patti pre matrimoniali ?)..... Come detto, abbiamo tempo e luogo per approfondire.

Rimaniamo sui tempi e sulle asserite certezze dei media. Diciamo anzitutto che bisogna concludere l'iter della separazione per andare diretti a divorzio (ergo nessuna deroga ai sei mesi di legge), e che sarà possibile cambiare idea, annullare o modificare e sarà necessario (ritengo) confermare le previsioni del divorzio, probabilmente (vedremo) in udienze non virtuali.

Insomma, il tempo risparmiato, nei tribunali piccoli, sarà pari a zero, mentre nei grandi il vantaggio sarà comunque non così eclatante. Il radicare il tutto avanti lo stesso magistrato e fare gli atti senza soluzione di continuità potrebbe invece rappresentare, se ben attuato, un vantaggio oggettivo.

Ma non credete a chi promette il divorzio lampo (non lo è, per legge), né ai prevedibili mercanti che proporranno poco professionali soluzioni a prezzi da discount: l'attenzione che va messa in un atto del genere sarà necessariamente alta, se si parla, ovviamente, di prestazioni professionali. Si dovranno valutare soluzioni che riguardano la vita dei figli fino alla loro indipendenza economica, in una fase (anzi due, separazione e divorzio, ancora separati), "patologica" e delicatissima, per la serenità psicologica dei coniugi e soprattutto dei figli.

Insomma: attenzione ai venditori di fuffa, sui media e altrove....

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